100 ANNI VICINI E LONTANI – DALLE ONDE MEDIE AL DAB UN SECOLO DI RADIO E PROTAGONISTI DELLA STORIA D’ITALIA

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Cento anni vicini e lontani. Dalle onde medie al dab, un secolo di radio e protagonisti della storia d’Italia

Pubblicato da  Umberto Alunni il  29 Settembre 2024

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100 anni vicini e lontani. Dalle onde medie al dab, un secolo di radio e protagonisti della storia d’Italia”.

Un titolo particolarmente impegnativo, cartina di tornasole di un’ambizione fortissima: raccontare la storia della radio, i suoi primi 100 anni di broadcasting in un modo diverso, articolato e semplice allo stesso modo.

E’ il titolo della grande mostra che, dal 6 ottobre a Palazzo Dosi Delfini a Rieti, celebrerà i 100 anni della radio: una iniziativa della Fondazione Varrone Cassa di Risparmio di Rieti a cura di Stefano Pozzovivo, con il patrocinio di Fondazione Achille Castiglioni e AIRE; media partner Radio RAI e TGR Lazio.

La conferenza stampa di venerdì 27 settembre, ha svelato alcuni aspetti dell’evento che, a detta dei più, si candida ad essere l’evento clou per il centenario della radio.

L’incontro è stato aperto dal presidente della Fondazione Varrone Mauro Trilli che ha intonato la conferenza e delineato lo scenario nel quale l’iniziativa è gemmata.

Stefano Pozzovivo, una vita per la radio, curatore della mostra e anchor man, prendendo il testimone dal Presidente, ha pennellato i tratti dell’evento, la sua articolazione e la sua assoluta originalità, sia per le attese che per le modalità attraverso le quali dette attese potranno essere inanellate.

Effetti Pop e Wow, come ha piacere che si dica, sono le articolazioni della manifestazione, le sue punte, del tutto paragonabili alla sinusoide dell’onda elettromagnetica. Con “pop” – popolare – parte bassa della sinusoide, si vuole intendere un ritorno di suggestioni basiche in grado di colpire tutti, veramente tutti. Con “wow”, intraducibile, parte alta dell’onda, si intende il trasferimento di una meraviglia senza pari, imprevista, generata da un qualcosa che il visitatore non si aspettava affatto.

L’intervento della Fondazione Castiglioni ha focalizzato le attenzioni su come la radio possa avere stimolato l’industrial design e su quanti professionisti siano stati coinvolti in questo affascinante viaggio.

Al professor Enrico Menduni, massmediologo di fama internazionale, componente del comitato scientifico della mostra, autore di testi “sacri” per studiosi ed appassionati, è spettato l’arduo compito di tracciare un profilo storico degli ultimi 100 anni di radio. Non ha lesinato quegli aneddoti, rivelazioni e punti di vista che solo uno studioso avrebbe potuto generosamente mettere a disposizione. In merito il suo intervento è stato prezioso perché alcuni aspetti di questo interessante periodo non sono ancora assolutamente chiari.

Umberto Alunni, consigliere nazionale dell’Associazione Italiana Radio d’Epoca, ha raccontato le modalità di collazione dell’imponente numero di apparati presenti e di come, prendendo il testimone dagli organizzatori, si sia riusciti a rispondere alle loro attese. Ha poi parlato del ruolo dei collezionisti, del loro compito e di quanto sia articolato questo affascinante mondo.

Fabrizio Casinelli , capo Ufficio Stampa della Rai, ha evidenziato il ruolo dell’Ammiraglia nella cura e preservazione della radio e di come, a differenza di quanto si potesse credere, lo strumento è più vivo che mai. Ha focalizzato l’attenzione sull’offerta di RAI e sull’articolazione dei palinsesti.

La conferenza è stata impreziosita da una serie di interventi che hanno consentito di perimetrare al meglio le dimensioni dell’evento.

Radio RAI, media partner dell’evento avrà una postazione nella sede dell’esposizione. Altrettanto destino spetterà ad AMERIARADIO che, per conto di AIRE, Patrocinante di 100 anni vicini e lontani, trasmetterà dalla sede, intervisterà i visitatori e coglierà le varie opportunità per far sentire la presenza dell’Associazione Italiana per la radio d’Epoca. In merito sono dieci i collezionisti che, da varie parti d’Italia, hanno reso disponibili i propri apparati per popolare l’esposizione come era nelle attese degli Organizzatori.

In ultimo, rifacendosi al titolo dell’evento e recuperando il vecchio adagio dell’intramontabile Nunzio Filogamo: “miei cari amici vicini e lontani, venite a Rieti dal 6 ottobre al 6 gennaio”.

Per le modalità, orari e quant’altre informazioni necessarie, si potrà consultare il sito https://www.fondazionevarrone.it/

Umberto Alunni

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Questo articolo è stato ripreso da GOOGLE NEWS