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Anni trenta: la radio guida il trattore
Pubblicato da Arteventi news il 10 Luglio 2022
Al giorno d’oggi non stupisce che le applicazioni della radio siano molteplici e, in alcuni casi anche impensabili, non ultimo il suo utilizzo nella strumentazione antitaccheggio in uso presso molti negozi.
Per acquisire un po’ di meraviglia ci si deve spostare nella prima metà del secolo precedente, dove ci si è dati un gran da fare per individuare tutte le possibili utilità di questo fantastico strumento. Siamo nel 1936 quando il New York Times pubblicava alcuni interessanti risultati di esperimenti realizzati per la guida dei trattori agricoli tramite onde elettromagnetiche. Il coltivatore non aveva bisogno di seguire il veicolo entro i solchi, né di star seduto sul sellino per dirigerlo a sua volontà: era sufficiente un apparato radio di otto kilowatt di potenza ed un’antenna di sette metri. Tutto il lavoro poteva essere sviluppato attraverso il moderno apparecchio elettrico. Era particolarmente utile in generale, ma utilissimo quando il tempo era inclemente.
Il “radio coltivatore”, stando comodamente posizionato in una stanza con vetri della sua casa, poteva condurre e regolare la marcia del suo trattore con la stessa utilità ed efficacia di quando lo guidava personalmente. Detto lavoro richiedeva un minimo di attenzione ma si potevano dirigere in contemporanea diversi trattori, utilizzando naturalmente una diversa lunghezza d’onda per ogni motore.
L’era moderna era già iniziata. Grandi prodigi si erano compiuti e conferito alla radio un compito ed un’utilizzazione in più. Ma forse un altro importante passo stentava ancora ad essere perfezionato: attraversare l’Oceano e contaminare l’ancora chiusa cultura contadina europea.
Umberto Alunni
Anche questo articolo è stato ripreso da GOOGLE NEWS