ANNI TRENTA – L’USIGNOLO SPOPOLA IN RADIO

https://arteventinews.it/2023/05/07/anni-trenta-lusignolo-spopola-in-radio/

Anni trenta: l’usignolo spopola in radio

Pubblicato da  Arteventi news il  7 Maggio 2023

L’usignolo è una deliziosa creatura. Il suo canto evoca suggestioni ed è utilizzato tuttora per indicare voci suadenti dello spettacolo. Agli albori delle trasmissioni radiofoniche, Maria Luisa Boncompagni, prima dicitrice, veniva chiamata anche “usignolo della radio” (https://arteventinews.it/2018/10/21/il-mistero-della-prima-voce-alla-radio/). Lo stesso nome veniva dato all’apparecchio utilizzato per il passaggio da una trasmissione all’altra (https://www.youtube.com/watch?v=HHBA0mlS4yo). Insomma, un vero e proprio mantra. Ma la sua innervatura nel mondo della radio non era ancora completa.

Qualche anno dopo, nel 1937, il simpatico volatile tornava alla ribalta, questa volta nel nuovo continente e per una curiosa combinazione. Una grande società trasmittente aveva il desiderio di possedere nella sua discoteca l’autentico canto dell’usignolo. E fu così che passò l’ordine ad un celebre editore americano di dischi. Si accordarono per ben mille dollari. Ma l’affare andò più che male. I suoi tecnici si misero subito in campagna con i loro microfoni ed il relativo materiale da incisione. Dovettero trascorrere lunghe settimane nei boschi prima di poter captare il prezioso cantore in condizioni ottimali. Il risultato fu eccellente ma il bilancio disastroso: per l’editore il costo complessivo fu di ben quarantasettemila dollari!

Prendendola con filosofia, l’imprenditore commentò che mai avrebbe supposto di poter spendere tanto, neppure per la più grande cantante del mondo. Al tempo stesso un giornale americano, raccontando l’accaduto, indicava l’usignolo come la più costosa “vedette” della radio.

Umberto Alunni

Anche questo articolo è stato agganciato da GOOGLE NEWS.