https://arteventinews.it/2023/10/15/arma-segreta-al-polso/
Pubblicato da Arteventi news il 15 Ottobre 2023
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necessità di difendersi da malcapitati di ogni genere ha stimolato, nel corso degli anni, una miriade di soluzioni. Ciascuna di esse ha i suoi “pro” e i suoi “contro”. Il dibattito sul loro uso continua a fare proseliti ancora oggi e non è addivenuto a soluzioni unanimi. In argomento si segnala un articolo particolarmente curioso su una rivista specializzata di inizio anni 50. Vi si descrive un meccanismo di difesa che poteva essere indossato come un normale orologio da polso. Di fatto poteva essere scambiato con un bracciale abbastanza appariscente.
L’apparecchio si componeva di un piccolo astuccio di cuoio, delle dimensioni di un comune portafogli da posizionare in tasca, e di un braccialetto. Entrambi erano collegati tra di loro da un filo isolante che si poteva nascondere facilmente all’interno della manica. L’astuccio conteneva un vibratore ed un rocchetto, con possibilità di elevare a 1000 volts la tensione di una semplice pila tascabile. Il temerario, toccando il bottone al centro del braccialetto, riceveva una scarica improvvisa, talmente sgradita da costringerlo istintivamente a lasciare la presa. Insomma una vera e propria sorpresa e, di sicuro, uno scippo sventato in più. L’articolo concludeva evidenziando che “prudenza consiglia che il polso sinistro non abbia nulla da invidiare al destro”. La riflessione, tra il criptico e il trilussiano, forse voleva dire di non ostentare orologi sull’altro braccio, né collane, perché l’arma di difesa non avrebbe potuto far nulla. Assolutamente condivisibile ma, forse, nel rispetto della intelligenza dei lettori, anche evitabile.
Umberto Alunni
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