Broadcasting con il telefono nei paesi europei: comunicare prima della radio 18a parte
Pubblicato da Arteventi news il 4 Aprile 2021Categorie Tags
Passiamo in rassegna alcuna esperienze europee, e non solo, di servizi di broadcasting con uso del telefono.
Maggior successo ebbe successivamente a Budapest, con i suoi seimila abbonati e con programmi di informazione e varietà, il “Telefon Hirmondo”, lanciato nel 1893. Veniva anche chiamato Telefon Hírmondó e generalmente tradotto come Telephone Herald. Forniva notizie e intrattenimento agli abbonati tramite linee telefoniche. Fu il più longevo sistema di giornali telefonici anche se, dal 1925 fino alla sua conclusione nel 1944, fu principalmente usato per rimbalzare programmi trasmessi da una stazione radio affiliata. Trasmetteva da Budapest, in Ungheria. Fu anche il primo servizio a fornire elettronicamente una vasta gamma di programmi vocali e musicali a un pubblico diversificato.
L’Elettrofono era un sistema audio distribuito operante nel Regno Unito, principalmente a Londra, tra il 1895 e il 1925. Aveva una caratteristica che lo differenziava rispetto alle due precedenti esperienze: non era necessaria una rete dedicata, potendo utilizzare le linee telefoniche convenzionali. Trasmetteva spettacoli teatrali dal vivo, di musica e servizi religiosi domenicali agli abbonati che ascoltavano con cuffie speciali. Alla fine fallì a causa dell’ascesa della radiodiffusione nei primi anni 1920. La regina Vittoria era abbonata. La rete telefonica veniva utilizzata anche per un servizio personalizzato (oggi lo chiameremmo on demand): l’abbonato era messo in contatto con un operatore che poteva offrire una selezione di circa trenta programmi. Altro aspetto particolare era l’assenza di notizie nel palinsesto. A quell’epoca i quotidiani inglesi detenevano un tale potere da non far ritenere appropriata una esplicita concorrenza. Dal 30 giugno 1925 l’Elettrofono di Londra cessò di funzionare.
In America fallirono i primi tentativi di un progetto modello Theatrophone e Hirmondo, uno negli anni novanta del XIX secolo e l’altro nel primo decennio del secolo successivo. Si partì in notevole ritardo, nel 1911, quasi in contemporanea con l’esperienza italiana. Era un servizio di “giornale telefonico”. Per inseguire gli interessi dei principali azionisti nel palinsesto venne riservata particolare attenzione alle notizie di borsa. Già in tre mesi aveva raccolto 5.000 abbonati. Il progetto fallì per due motivi: finanziario, la necessità di ingenti risorse, e tecnico, per problematiche legate all’ingegneristica.
Umberto Alunni
Questo articolo è stato ripreso da GOOGLE NEWS
