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CURIOSANDO SU MARCONI – NAUFRAGIO DEL TRANSATLANTICO REPUBLIC
Pubblicato da Arteventi news il 19 Maggio 2024
Nei primi anni del secolo scorso, dopo il successo del primo collegamento tra Europa ed America attraverso il TSF (telegrafo senza fili), alcuni tra i più importanti piroscafi iniziavano a dotarsi di stazioni ricetrasmittenti, avendone ben compresa l’utilità. La compagnia Marconi, che deteneva il monopolio nella TSF, aveva escogitato un’interessante soluzione commerciale: mettere a disposizione della nave gli strumenti ricetrasmittenti ed il relativo personale (cosiddetti Marconisti).
Ma veniamo ai fatti. Siamo nel 1909, esattamente il 23 gennaio.
Al largo dell’isola di Nantucket entrò in una fitta nebbia. Nonostante la velocità ridotta, le luci antinebbia regolarmente accese e la presenza del fischio di segnalazione, dalla fitta foschia spuntò la prua del transatlantico italiano Florida. Questi speronò con grande violenza la poppa del Republic proprio nella sala macchine e caldaie. Questa zona iniziò immediatamente ad imbarcare acqua.
Per la prima volta nella storia della navigazione venne utilizzato il telegrafo senza fili di Guglielmo Marconi per inviare un messaggio di soccorso. Risposero prontamente due navi: il transatlantico Baltic, della White Star Line, e la US Gresham.
Il Republic, per i notevoli danni subiti con la collisione, iniziò da subito ad inclinarsi sul lato dello squarcio mentre il Florida rimase a galla senza nessun pericolo di affondamento.
Quest’ultimo era un piroscafo di piccole dimensioni e si trovò subito in una condizione di sovraccarico. Fortunatamente, con l’SOS, si resero disponibili altri natanti sui quali i passeggeri sono stati distribuiti.
Questa è la breve storia dello sfortunato Republic, conosciuto anche con il nomignolo “Millionaires’ Ship”, la nave dei milionari, in quanto meta ambita da illustri personaggi di quell’epoca, tra i più ricchi del mondo, che la sceglievano per i loro viaggi di piacere e d’affari tra il Regno Unito e New York.
Ad ogni modo l’evento, conclusosi molto meglio di quanto ipotizzabile, grazie alla presenza della radio a bordo, contribuì a valorizzare al meglio la TSF e con essa il suo geniale inventore. Purtroppo le cose non andarono sempre così: solo dopo tre anni il naufragio del Titanic generò 1.400 vittime ( https://arteventinews.it/2018/11/09/radio-titanic-e-lospite-mancato/ )
Era presente una radio a bordo. I suoi SOS raggiunsero quelle navi con dotazione di TSF e salvarono gli altri 700 passeggeri. Questo sacrificio convinse tutti della necessità di rendere obbligatori gli apparecchi ricetrasmittenti di Marconi su tutte le navi.
Umberto Alunni