DENTRO E OLTRE LA RADIO – QUANDO IL MONDO ERA LA RADIO

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QUANDO IL MONDO ERA LA RADIO

Pubblicato da  Umberto Alunni il  13 Gennaio 2025

L’anno appena concluso, il 2024, è stato teatro di importanti celebrazioni che hanno riguardato il mondo della radio, del suo geniale inventore e della televisione. Convegni, giornate di studio, mostre, docufilm e quant’altro hanno impreziosito un periodo che ha segnato i 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi, i 100 anni dalla prima trasmissione radio ufficiale e i 70 della televisione. “What else?” avrebbe recitato una nota pubblicità.

Tra le tante meritevoli di attenzione spicca l’iniziativa “Quando il mondo era la radio – un secolo di storia nei libri e nelle riviste” della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.

E’ una mostra distribuita tra la sala Dante, e corridoio adiacente, curata dalla dott.ssa Simona Mammana, BNCF, e il professor Rodolfo Sacchettini, Università degli Studi di Firenze.

Attingendo alle ricchissime raccolte della BNCF è stato possibile ricostruire, attraverso tipologie documentarie differenti (riviste, monografie, spartiti musicali, manifesti, copioni di trasmissioni radiofoniche, ecc.) la storia della radio dagli esordi (si pensi alle prime enciclopedie e ai manuali per radioamatori ad esempio) in avanti, delineando processi durevoli di circolarità tra suono e voce e la loro trasposizione su carta, che ne rappresenta oggi la durevole memoria scritta.

La mostra, che mira a ricostruire la storia della radio a partire dagli esordi, si articolerà in diverse sezioni: da quella dedicata ai pionieri, alla parte tecnica e all’attività dei radio amatori; dall’utilizzo della radio come mezzo di informazione e formazione culturale, alla nascita del Radiodramma, alle trasmissioni musicali, fino al ruolo che ebbe nella diffusione della conoscenza della lingua italiana. Infine, la sezione che raccoglie oggetti e alcuni interessanti apparecchi d’epoca.

Per tutta la durata dell’iniziativa la Biblioteca ha ospitato anche una serie di attività collaterali quali visite, convegni, conferenze-spettacolo, performance teatrali, concerti, coinvolgendo studiosi e ricercatori, associazioni culturali e musicisti.

Si è conclusa sabato 11 gennaio con un numero di visitatori di tutto rispetto e di grande soddisfazione per gli organizzatori.

E’ stata particolarmente apprezzata l’originale, potremmo dire inedita, latitudine visiva dalla quale si è tentata la ricostruzione di questa affascinante storia: dalla carta, l’immensa quantità di carta, che la radio ha prodotto durante il suo glorioso percorso.

Lo stesso 11 gennaio, prima dell’ultima visita guidata, è stato organizzato un interessante convegno dove sono stati discussi i temi oggetto della mostra.

Dopo l’introduzione di Simona Mammana, sono intervenuti:

  • Rodolfo Sacchettini (Università degli studi di Firenze), Il mondo dentro la radio;
  • Francesca Cialdini (Università degli studi di Modena e Reggio Emilia), Nicoletta Maraschio (professoressa onoraria di Storia della lingua italiana – Università degli studi di Firenze; Accademia della Crusca), L’italiano della radio;
  • Nicola Turi (Università degli studi di Firenze), Gli anni d’oro del radiodramma;
  • Marta Perrotta (Università Roma Tre), La radio e l’audio nei percorsi formativi e nella disseminazione del sapere;
  • Benedetta Baldi (Università degli studi di Firenze;  CORECOM Toscana), La radio: onde semiotiche;
  • Aurora Veridiani (Università degli studi di Firenze), Le mostre sulla radio tra anni ’20 e ’60: una prima campionatura tra i cataloghi della BNCF.

Con questa iniziativa si è svelata una parte di storia della radio che è riuscita a contaminare altri contesti culturali e sociali e che, per la sua poliedricità, lancia il testimone a ricercatori, studiosi ed appassionati per ulteriori approfondimenti e scoperte.

Per chi avesse piacere di approfondire le tematiche oggetto della mostra e del convegno, si potrà sintonizzare lunedì 13 gennaio alle 21 su www.ameriaradio.com, dove si ripercorreranno i temi trattati anche attraverso un’intervista al prof Sacchettini.

Umberto Alunni

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