GLI AVI DELL’ALTOPARLANTE

https://arteventinews.it/2023/03/12/radio-gli-avi-dellaltoparlante/

Radio: gli avi dell’altoparlante

Pubblicato da  Arteventi news il  12 Marzo 2023

Già nella remota antichità si possono rintracciare tentativi, più o meno riusciti, di rinforzare la voce umana mediante strumenti meccanici per renderla udibile ad un maggior numero di persone o a maggiori distanze.  Basti pensare alle maschere portate dagli attori greci, le cui bocche a forma di tromba avevano lo scopo di far giungere la voce fino alle ultime fila del teatro.

Alessandro Magno si serviva di megafoni posizionati su qualche struttura sovrastante alle battaglie per impartire istruzioni. E‘ stata avanzata anche la teoria secondo cui il famoso corno di Orlando, il cui suono arrivò molto lontano dal campo di battaglia di Roncisvalle, altro non era che un potente megafono.

Forse l’apparecchio più interessante dal nostro punto di vista viene descritto e disegnato in un libro intitolato “Veridicus Christianus” di un certo Joanne David, pubblicato nel 1601. L’autore consiglia un metodo grazie al quale i malati inchiodati a letto possono ascoltare la predica domenicale del parroco. Dal disegno si intravvede una grande tromba che rassomiglia esattamente ai primi altoparlanti, appesa alla chiesa a circa due metri di distanza dal predicatore. Un esile tubo collega questa tromba trasmittente con un’altra, situata nella casa del malato che funge da altoparlante. Il congegno, tecnicamente imperfetto, anticipa di tre secoli l’idea basilare delle radiotrasmissioni.

Nel 1673 il dotto gesuita Atanasio Kitcher, a cui si attribuisce l’invenzione, tra l’altro, della lanterna magica e dell’ipnotismo, fece esperienze sul Monte Mario con un altoparlante da lui inventato. Secondo alcuni testimoni la sua voca si sarebbe udita a cinque chilometri di distanza. Va da sé che tutti questi precursori dell’odierno altoparlante dovevano limitarsi a tentativi in grado di raccogliere le onde acustiche, rafforzarle con sistemi di risonanza e dirigerle verso un determinato punto. Non era ancora possibile aumentarne la portata al di sopra del volume sorgente.

Tuttavia rimane interessante constatare quanto sia vecchia l’idea di superare i naturali limiti della voce, desiderio non meno ambizioso di potersi elevare da terra e viaggiare senza cavalli. Per tutti questi sogni il XX secolo ha posto rimedio trovando adeguate soluzioni.

Umberto Alunni

Questo articolo è stato agganciato da GOOGLE NEWS.