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Il compleanno di Guglielmo Marconi
Pubblicato da Arteventi news il 25 Aprile 2022Categorie Tags
il compleanno di Guglielmo Marconi
Il 25 aprile 1874, quasi 150 anni fa, nasceva Guglielmo Marconi. La ricorrenza è innervata nel grande evento della Liberazione. Il personaggio e l’evento in questione sono particolarmente legati tra di loro pur non avendo, il primo, avuto la possibilità di ricordare il secondo. La sua radio era stata creata per salvare vite umane. Per questo motivo ho scelto di rendere omaggio al grande inventore con un pensiero emerso proprio nella settimana della Liberazione, e riportato in un articolo pubblicato nel numero 17 di SEGNALE RADIO, settimanale dell’EIAR per il periodo 22-28 aprile 1945.
Si diceva che era opportuno commemorare la nascita di Marconi “a maggior ragione ora, in questo travagliato periodo in cui molti italiani hanno perso il senso della dignità nazionale, perché … anche nel campo delle scienze abbiamo dato l’uomo più grande del secolo. Ma la sua umanità, che è umanità benefattrice e universale della sua scoperta, ha in questa rievocazione maggiore importanza della sua stessa grandezza”.
E a proposito di umanità “se qualche brano della sua vita ci sembra utile rievocare – prosegue l’articolo – non abbiamo che da ascoltare lui, Marconi stesso”. In merito ricordiamo che, il 13 luglio 1926, Bologna lo onorò con una solenne cerimonia che celebrava i trenta anni della radio. Nell’Aula Magna l’inventore si apprestò a leggere una lunga relazione che aveva minuziosamente preparato. Ma, poco dopo, lo si vide posare le cartelle e, guardando bonariamente in viso i suoi attenti ascoltatori, iniziò a parlare in libertà.
“E’ interessante rilevare – puntualizzava Marconi – che nello sviluppo del mio lavoro il periodo di tempo intercorso fra un grande passo e quello successivo ha corrisposto sempre a dieci anni. E poiché fra una tappa e l’altra ha corrisposto una grande depressione, si potrebbe fare il diagramma del mio lavoro con una curva sinusoidale simile a quella delle oscillazioni elettriche, ed avente un periodo di dieci anni”. E da lì è partito un racconto molto accalorato, spontaneo e sincero proprio come quando un genitore parla ad altri di suo figlio.
Forse lo spunto che potrà farci meglio comprendere il suo punto di vista si può cogliere da una frase rivolta al suo fedele segretario, il marchese Solari. “La mia praticità costituisce un metodo ma non lo scopo della mia vita, che è ispirato alla poesia. Tutto il mio lavoro – proseguiva Guglielmo Marconi – ha avuto per scopo la trasmissione del pensiero, che costituisce l’opera forse più elevata che possa essere compiuta da un uomo”.
In occasione del suo compleanno ricordiamo il grande inventore per l’aspetto forse meno noto al pubblico, la sua grande umanità, troppo spesso soffocata nell’immaginario da uno stereotipo di personaggio distante dalle genti, i cui grandi sogni avevano forse creato un ombrello, una cortina impenetrabile, soprattutto da parte di chi non riusciva a spiegarsi come un ragazzo riservato, senza andare a scuola, stando sulle sue al limite dello sfigato, potesse avere avuto la capacità di cambiare il mondo.
Umberto Alunni
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