IL DISCO CON L’ANTENNA

https://arteventinews.it/2020/05/03/il-disco-con-lantenna/


Radio, grammofoni, radio grammofoni, giradischi, radio giradischi. Conosciamo tutte queste versioni di strumenti, progettati per funzionare da soli o in modo combinato. Tutti sono accomunati da una caratteristica: le varie funzionalità sono presenti su un unico mobile.

Ovviamente stiamo parlando di apparati a noi conosciuti perché hanno incontrato il gradimento dei consumatori, sono stati prodotti in serie e alimentato un’industria di tutto rispetto. Purtroppo non tutte le idee hanno potuto godere degli stessi esiti. Alcune di esse, pur non venendo meno le più nobili intenzioni iniziali, si sono spiaggiate sui lidi del non opportuno, non economico, non oggettivo ed altri ancora.

Potrebbe rientrare in questo non fortunato novero il giradischi (radio) INDUFON della marca CONDOR. Aveva due funzionalità: quella di vero e proprio giradischi portatile e di strumento che, attraverso un collegamento radio, consentiva il suo ascolto anche dall’altoparlante di una radio vicina (tramite il tasto “Fono”). Siamo nei primi anni ’60 e l’idea non viene accolta come rivoluzionaria. Il costo delle radio si era abbassato notevolmente e la differenza di prezzo tra un semplice apparato ed uno con giradischi non era eccessiva. L’Indufon, di fatto, non attraeva un target di utenza nuovo e l’idea, di per sé, non era così risolutiva: se si voleva sentire un disco si poteva utilizzare il giradischi a sé o quello, quasi sempre presente, sopra le radio. L’apparato era adeguatamente pubblicizzato nei settimanali che si occupavano di musica (Es: Rivista “il DISCO”), ma le vendite non sono esplose. Ovviamente sono tutte riflessioni con il senno di poi ma che, di fatto, ci fanno comprendere che “il disco con l’antenna” non aveva acchiappato e il perché negli anni 60 l’INDUFON non ebbe lo stesso rivoluzionario successo che, qualche anno dopo, invece, ebbero le MUSICASSETTE.

Umberto Alunni