IL GATTO MARAMAO IN RADIO

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Pubblicato da  Arteventi news il  28 Marzo 2020

Non credo possano esistere in Italia persone che non conoscano la canzone “Maramao perché sei morto?”. Sempre in tanti, magari per inerzia, arrivano alla prima e seconda strofa, quando si parla di pane, vino, insalata e orto. Questo gatto ha miagolato in radio dall’inizio della seconda guerra mondiale ed ha origini molto antiche.

Il suo testo, particolarmente spiritoso, è di Mario Panzeri, la musica di Mario Consiglio. Trae origini da un’antica ballata siciliana dedicata alla morte di un famoso bandito, Ciucciarello: perché è morto Cicciarello se il pane e il vino non gli mancavano e se l’insalata cresceva nell’orto?

Nel testo italiano è rimasta la stessa immagine, riferita ad un immaginario “Maramao”, ma non tanto immaginarie furono le conseguenze della sua diffusione. Negli anni difficili della guerra la canzone, cantata dal Trio Lescano e Maria Jottini, venne sospettata di essere antiregime. L’accusa era quella di aver voler deridere Costanzo Ciano, presidente della Camera dei fasci e delle Corporazioni nonché padre di Galeazzo Ciano, generale di Mussolini.

In realtà si è trattato di un equivoco determinato inconsapevolmente da alcuni studenti livornesi colpevoli di aver sistemato un cartello con le prime parole della canzone vicino alla base del monumento progettato per rendere omaggio allo stesso Costanzo Ciano. L‘autore venne convocato dal capo della Censura per dare spiegazioni. Il nostro gatto Maramao ebbe la meglio per due ordini di motivi: la spiegazione che l’autore diede in merito alla genesi della canzone e la sensibilità di Galeazzo Ciano al fascino delle Lescano.

Vero è che un gatto ha sette vite ma non è il caso di sciuparle. Questa la storia di Maramao, il gatto più longevo che passerà alla storia per la sua spregiudicatezza. In sua memoria potremmo intestare una bella targa con la scritta: “Maramao, il gatto che ha pestato la coda al regime”.