IL MISTERO DELLA PRIMA VOCE ALLA RADIO

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Pubblicato da  Arteventi news il  21 Ottobre 2018

A trent’anni dalla sua invenzione, il 6 ottobre 1924, alle ore 21, l’Italia iniziava le trasmissioni radiofoniche, così come le conosciamo oggi. Dall’unica stazione trasmittente in Roma, prodotta dalla società Marconi, veniva letto il primo regolare annuncio della neonata radio.

Il suo avvio avvenne sottotono e in ritardo di qualche anno rispetto ad altri Paesi. Il programma, della durata di un’ora e mezza, prevedeva la trasmissione di musica operistica, da camera e da concerto, con un bollettino meteorologico e notizie di borsa.  Ma chi ha immesso il primo alito nel microfono?  Secondo i sacri testi fu Maria Luisa Boncompagni, soprannominata “zia radio” e “l’usignolo della radio”. Maria Luisa rispose ad un annuncio sul giornale.

Fu assunta dall’URI -Unione Radiofonica Italiana-  per 500 lire al mese, scelta tra oltre mille candidati. Anche nella pubblicazione “La radio storia di 60 anni dal 1924 al 1984” -ERI Edizioni RAI 1984- si confermava la notizia. Solo nel 1997 Barbara Scaramucci, responsabile di “Le teche Rai” (l’archivio del materiale prodotto dalla Rai), ritrovò uno spezzone tagliato del primo annuncio originale.

La voce del messaggio non sarebbe quella di Maria Luisa Boncompagni, come si era sempre creduto fino ad allora, ma di Ines Viviani Donarelli, musicista e moglie del direttore artistico della URI.

Ancora oggi non si sa chi e perché ha manipolato il primo annuncio. Nonostante ciò, Maria Luisa Boncompagni rimane nella storia come prima conduttrice radiofonica, esemplare nella sua professionalità di annunciatrice e presentatrice.