IL TELEFONO : COMUNICARE PRIMA DELLA RADIO – 16MA PARTE

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Il telefono: comunicare prima della radio 16a parte

Pubblicato da  Arteventi news il  14 Marzo 2021Categorie Tags 

Siamo giunti al telefono, apparato elettrico / elettronico di telecomunicazione formato da un microfono e un ricevitore. Consente la comunicazione (parlare e ascoltare) a distanza verso chi utilizza un simile dispositivo. Chi lo ha inventato? La disputa è tra due italiani, Antonio Meucci e Achille Manzetti, e l’americano Alexander Graham Bell. Nel nostro immaginario, dai tempi della scuola in su, l’inventore del telefono è stato il fiorentino Antonio Meucci.

Nel mondo, tuttavia, non la pensano tutti così. Il telefono, come altre importanti invenzioni per l’umanità, in realtà ha più di un inventore che, in modo autonomo o quasi, sono pervenuti al medesimo risultato senza conoscere gli esiti degli altri. È il caso di Innocenzo Manzetti il quale, nel 1865 in val d’Aosta, sviluppò un telefono quasi contemporaneamente a Meucci, che viveva a New York.
Era nato in una famiglia che si occupava di meccanica e di studi scientifici. Oltre al telefono Manzetti sviluppò altri congegni: un automa che suonava il flauto, un tipo di automobile a vapore, la macchina per fare la pasta e altro. Antonio Meucci dalla sua Firenze era emigrato a New York. Già nel 1854 aveva sviluppato il suo primo “telettrofono”, così aveva chiamato il suo apparato che utilizzava in casa per comunicare con la moglie destinata a letto per colpa di un’artrite deformante. Successivamente, nel 1871, depositò un brevetto temporaneo al prezzo di 10 dollari l’anno, non avendo possibilità di registrarne uno definitivo. A seguire pagò altre due volte e, nel frattempo, non trovò nessuna compagnia telegrafica che accettò di finanziare il suo progetto. Quale è stata la vulnerabilità che ha accomunato entrambi? La non copertura tramite brevetto, per il primo fin dall’inizio, per il secondo un po’ più tardi. Ma il risultato non cambia.

Manzetti neanche pensò di brevettare il suo telefono, e  Meucci non aveva abbastanza denaro per depositare un vero brevetto per la sua invenzione né per mantenerlo negli anni successivi. In assenza di brevetto, secondo la legge, nessuno dei due poteva essere considerato l’inventore del telefono. Subentrò un altro personaggio, Alexander Graham Bell che, dal 1876, con la sua compagnia telefonica  realizzò una fortuna impadronendosi dell’idea di Meucci.
Da allora, Bell è considerato l’inventore di questo fondamentale apparecchio, soprattutto nei Paesi anglosassoni. Solo recentemente Meucci è stato proclamato vero e unico inventore del telefono: dopo 126 anni, l’11 giugno 2002, il Congresso degli Stati Uniti d’America ha finalmente decretato giustizia al nostro illustre connazionale.

Umberto Alunni

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