LA BAKELITE E LA RADIO

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Il mio regno per…una radio!

Pubblicato da  Arteventi news il  13 Luglio 2021Categorie Tags 

Sappiamo, attraverso Shakespeare, che un sovrano, Riccardo III, mosso dall’agitazione e dalla cogenza del momento, pronunciò la fatidica frase “il mio regno per un cavallo”. In quel caso la situazione era disperata e, il monarca, ostentando tutt’altro che impavidità reale, si espresse in tal modo.

In tempi più recenti, intorno agli anni ’30, la storia si è ripetuta ma con una radio al posto del cavallo. La notizia è apparsa sui giornali della Colonia del Capo, dove si raccontava che il re della nobile tribù dei Waputi, Kenia inglese, dopo 44 anni di onorata carriera “reale” si è sentito stanco e pronto a cambiare il trono con un moderno apparecchio radioricevente. Dopo aver appreso la bizzarra richiesta un giovane locale, pieno di iniziativa ed intraprendenza, è corso immediatamente a Città del Capo e, dopo aver acquistato una magnifica radio, è ritornato chiedendo udienza al sovrano.

Magari non se ne faceva niente ma intanto volle andare fino in fondo. Il re, mantenendo fede alla sua parola, ha accettato la radio e, ben felice di essere stato esaudito, emise un ultimo proclama contenente il suo “pensionamento” ed il lascito del trono all’impavido giovane. Non abbiamo notizie del suo regno e di come si sia comportato, ma tant’è! In quanto al vecchio re, per una lunga serie di motivazioni, potremmo affermare che dal suo operato scaturisce un’unica morale: oltre alle mezze stagioni, non ci sono più i sovrani di una volta.

Umberto Alunni

Anche questo articolo è stato ripreso da GOOGLE NEWS