LA RADIO AL COBALTO

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La radio al cobalto

Pubblicato da  Arteventi news il  5 Settembre 2022

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RADIO al COBALTO

Come di consueto il mondo della radio ci riserva continue sorprese. Ci spostiamo indietro di sessant’anni, esattamente in Franca, in occasione della Fiera radiotelevisiva di Parigi. Va ricordato che in questo particolare periodo la radio può contare su una fase di notevole maturazione. Sono ridotte le sue dimensioni e, ormai, è diventato un vero e proprio elettrodomestico, lasciandosi alle spalle quattro decenni di fulgore durante i quali ha egemonizzato il sistema delle comunicazioni. Adesso c’è la televisione ed a questa spetta un ruolo di primo piano. L’atmosfera non può essere diversa nel mondo delle Fiere salvo, appunto, eccezioni. Una di queste è proprio l’apparecchio radio denominato “Interworld”, progettato dall’ingegnere francese Berretty. Di fatto, per la sua particolarità, è diventata la principale attrazione della fiera.

Si sta parlando di un vero e proprio prodigio della tecnica sia per grado di selettività, intendendo per tale la possibilità di individuare agevolmente le stazioni desiderate, che per potenza. INTERWORLD riesce a captare le trasmissioni di tutte le stazioni emittenti con la stessa chiarezza di ascolto delle trasmissioni locali. Il tutto senza il supporto di alcuna antenna. La sua forma è particolare. Assomiglia ad un ventilatore dove nella base staziona tutta la necessaria tecnologia. La parte aerea, al posto delle pale del ventilatore, per intenderci, si ha l’antenna e una scala parlante circolare. La sua forma è, a dir poco, avveniristica e richiama tutto fuorché la radio. A questa messe di virtù aggiungiamo due aspetti più preoccupanti: il prezzo e l’alimentazione. Per il primo siamo sulle 200.000 lire, e non è poco. Per l’alimentazione si parla di cobalto, minerale dalle innumerevoli qualità, da trattare con cura.

Non si hanno notizie sullo sviluppo commerciale di questo apparecchio. Di fatto è come se fosse stato inghiottito poco dopo la fine della fiera. Non sta a noi argomentare le motivazioni ma una cosa è certa: ancora una volta la radio ha stimolato l’ingegno umano al limite della fantasia.

Umberto Alunni

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