LA RADIO E IL PALIO DI SIENA

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La radio e il Palio di Siena

Pubblicato da  Arteventi news il  30 Agosto 2020Categorie Tags 

Non v’è certo bisogno di raccontare cosa rappresenti il Palio per Siena, la Toscana e per l’intera nazione. Ricordiamo solamente che è una delle più grandiose (“la più grandiosa” per i senesi) rievocazioni storiche italiane che si svolge in una fantasia di colori ed armonie nel “Campo” di Siena, l’originale e meravigliosa piazza di dantesca memoria. In questo contesto la passione popolare la rende unica e piena di suggestioni. Ne ha avuto coscienza anche EIAR che, già nel 1932, si è adoperata per la radiocronaca in diretta amplificando, in tal modo, la portata mediatica dell’evento. Per la postazione si è scelta un’apertura di fronte alla Torre civica del “Mangia”. Il radiocronista era Luigi Bonelli, personaggio conosciuto sia in EIAR che a Siena, soprattutto per la sua operetta più famosa dal titolo evocativo: “Rompicollo”, del 1928. Parlava di Diana, una ragazza figlia di un nobile della maremma che riesce a correre il Palio di Siena e, alla fine, anche a vincerlo. La storia si interseca con l’amore per un suo lontano cugino, il capitano della Contrada della Selva, una passione fortemente contrastata, ma che approderà al lieto fine quando Diana, detta appunto “Rompicollo”, correrà e vincerà come fantino della Selva.

Quasi 30 anni dopo, nel 1957, sua figlia Rosanna ha realmente corso il Palio per l’Aquila e segnata con il nome di “Diavola”, ma per tutti i senesi sarà “Rompicollo” in omaggio al padre ed alla sua operetta. Pur non avendo mai vinto Rosanna entrerà per sempre nella storia del Palio. L’EIAR e il Radiocorriere hanno dedicato ampio spazio all’evento. La prima con radiocronaca ed anche repliche nei giorni successivi. Il secondo con ampi articoli ricchi di informazioni ed illustrazioni, che alimentavano la suggestione in capo ai lettori, stimolando l’appuntamento con la radiocronaca e repliche. Ancora una volta la radio, attraverso le giuste persone, ed i suoi apparati, contribuiva alla valorizzazione di un evento, di una città e di un importante parte della nostra storia.

Umberto Alunni

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