Pubblicato da Arteventi news il 23 Febbraio 2020Categorie Tags
Radio futuro
Nel 1925 in una rivista specializzata, il Radio Giornale organo ufficiale del radio club nazionale italiano, riportava una notizia interessante quanto inquietante. Si basava su un libro del professor A.M. Low “Le possibilità della radio” recentemente pubblicato.
Radio futuro
Senza passare troppo per i sentieri del tecnicismo, già da allora non particolarmente amati, indicava il probabile cammino che la radiotecnica poteva percorrere. L’autore, suscitando evidente scalpore, prevedeva un’epoca in cui “sarà possibile parlare coi nostri amici in qualunque momento e in qualunque luogo”. Per non farsi mancare niente ipotizzava che la trasmissione direzionale avrebbe reso possibile lo scambio di conversazioni in modo segreto e che la televisione avrebbe permesso anche di vedersi a distanza. Tutto quanto previsto si è realizzato. Suscita particolare scalpore la lungimiranza del prof Low, appena dopo undici mesi dalla prima trasmissione ufficiale della URI a Roma. Il gran fermento che la tematica radiofonica stava sviluppando consentiva di spaziare a velocità superiori a quella delle onde elettromagnetiche. Ma si sa, le onde cerebrali, seppur alla lunga, hanno la meglio su tutte le altre.