https://arteventinews.it/2023/03/05/lidea-della-radio-e-nata-a-oropa/
L’idea della radio è nata a Oropa
Pubblicato da Arteventi news il 5 Marzo 2023
L’invenzione della radio è stata attribuita a Guglielmo Marconi, pur non sottacendo un numero imprecisato di pretendenti che ne rivendicano l’una o l’altra primogenitura. Di questo ne abbiamo già parlato in altre occasioni, per tutte vedasi https://arteventinews.it/2018/10/01/chi-ha-inventato-la-radio/. Forse pochi sanno che Guglielmo Marconi si senti ispirato in argomento presso il Santuario di Oropa, vicino Biella, che visitò nell’estate del 1894. In questa località venne a cercare il suo primo maestro, il professor Vincenzo Rosa, un torinese di famiglia biellese di Callabiana.
Era stato conosciuto dal Marconi a Livorno nel 1890 e per due anni egli, che già mostrava tanto amore per le materie scientifiche, aveva trovato in lui, ordinario di fisica nei licei, una guida paziente e comprensiva. Marconi aveva sentito inconsciamente il bisogno di riunirsi al suo mentore e in quella località, come si narra anche in un articolo del Radiocorriere del 1947, ebbe la piena intuizione della sua radio ed il pieno conforto del de Rosa. Ciò sarebbe avvenuto dopo aver letto la relazione con cui Lodge aveva commemorato alla Royal Institution la scomparsa di Herz.
Il futuro scienziato si chiuse in un profondo silenzio interrotto all’interno del Santuario da una riflessione verso il suo compagno di viaggio, il giornalista e poeta Giuseppe Deabate:”Lassù, alla Cappella del Paradiso, una portentosa idea mi ha attraversato la mente. Ricordi questo giorno! Lo ricordi”.
Dal 1937 ad Oropa campeggia una lapide che ricorda l’evento.
Per meglio comprenderne la portata ci consegniamo alle suggestive parole dello stesso Marconi: “Nell’estate del 1894, dall’alta montagna di Oropa, contemplando il nostro Biellese pensai che l’uomo potesse trovare nello spazio nuove energie, nuove risorse e nuovi mezzi di comunicazione. Le libere vie dello spazio per la trasmissione del pensiero umano hanno esercitato sin d’allora su di me un grande fascino. In esse esistono inesauribili fonti di ispirazione per opere sempre nuove a beneficio dell’umanità. Io confido che gli Italiani, i quali hanno dimostrato in ogni tempo speciali virtù nella gara con le altre genti per il progresso della civiltà, vorranno assurgere ad un posto sempre più alto nella conquista delle libere vie del mare e dell’aria.”
Umberto Alunni
L’articolo è stato ripreso da GOOGLE NEWS