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Rumori alla radio
Pubblicato da Arteventi news il 27 Marzo 2022
Il conte rumorista è stato presentato ai microfoni di radio Parigi. Aiutandosi con le labbra, dita, mani, piedi e supporti vari era capace di imitare oltre diecimila suoni diversi, dal canto dell’usignolo, al rumore del mare, lo scoppio di una granata, il galoppo di un cavallo e così via. Tano ha iniziato a lavorare per la radio, per poi passare al cinema sonoro. Aveva un vero e proprio arsenale di apparecchi propedeutici alla realizzazione di suoni e li aveva brevettati tutti. Successivamente ha fatto registrare moltissimi dischi di rumori ad uso del radio teatro. Sua figlia Rosanna è morta nel 2011 all’età di 93 anni. Ha sempre vissuto di rendita e dei suoi lavori artistici. Nel salotto della sua casa londinese sono passati anche Mohamed Al Fayed, il re arabo dei grandi magazzini Harrod’s, Pippo Baudo, Katia Ricciarelli e tutta l’aristocrazia britannica.
La contessa siculo-veneta, durante una puntata del Maurizio Costanzo Show, stimolata dal conduttore, confessò a tutti gli italiani che, per un periodo, era stata la cartomante di tutta la famiglia reale inglese e aveva letto le carte alla prima moglie del principe Carlo, la compianta Lady Diana. Suo figlio Antonio Caudullo Mazzaglia Cutelli, ovviamente nipote di Tano, di recente ha fatto una scoperta interessantissima riguardo al nonno. Quest’ultimo emigrò da Catania, sua città natale, in America negli anni ’20 alla ricerca di un nuovo avvenire, confidando nelle innate capacità vocali. Dopo accurate e prolungate ricerche ha scoperto che il nonno era l’unica voce dei primi cartoni animati con Mickey Mouse, il Topolino italiano. La prova ufficiale è scritta, nero su bianco, sull’articolo comparso il 25 luglio del 1932 su The Straits Times che definisce Tano Cutelli «Mickey Mousés voice» (la voce di Mickey Mouse), da quando il personaggio del cartone è apparso sullo schermo. Ma non solo: è stata la voce di molti personaggi della Looney Toons e tanti altri della stessa Walt Disney. Tano Cutelli fu un pioniere per queste tecniche. Successivamente si arruolò come volontario durante la seconda guerra mondiale. Si spense il 17 luglio del 1944 per un attacco cardiaco. Su di lui è calato un velo di oblio fin quanto il nipote non lo ha sollevato.
Umberto Alunni
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