TRASMISSIONE DEL PENSIERO PER RADIO

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Pubblicato da  Arteventi news il  22 Dicembre 2019

Alla fine degli anni ’20 la radio non si era scrollata di dosso quell’alone di mistero che, più di ogni altra invenzione, la stava pervadendo fin dalle sue origini. Continuava a stupire il fatto che, all’interno di una stanza chiusa, ad ogni grado di manopola, ci si potesse collegare con qualche parte del mondo. Per queste sue caratteristiche, se si fosse potuto assimilarla ad un organo del nostro corpo, non si avrebbero avute esitazioni nell’indicare il cervello.

Nel merito una rivista specializzata riportava una notizia a dir poco singolare. Joseph Dunninger, mago con qualità telepatiche di New York, aveva appena 36 anni ed era già celebre in tutti gli ambienti degli studi psichici americani per i suoi strabilianti successi quale ipnotizzatore, veggente e simili.  Dai microfoni degli studi radiofonici della NBC, dopo aver invitato gli ascoltatori ad un indispensabile raccoglimento, lanciava al mondo tre pensieri inespressi. Consistevano in tre semplici domande alle quali gli ascoltatori avrebbero dovuto rispondere in forma scritta: 1) il nome di un Presidente degli Stati Uniti, 2) un numero composto di tre cifre, 3) un disegno. Più di 2000 lettere pervennero alla redazione di NBC e più del 55% con risposte esatte.

L’esito dell’esperimento, di fatto non scontato, suscitò scalpore al punto da far ritenere possibile la trasmissione del pensiero attraverso l’etere. Un giudizio nel merito? Direi proprio di no. Mi viene da richiamare la stessa frase con cui concludeva l’articolo enunciato: “Ci resta impossibile negare che il risultato di questo nuovo esperimento per mezzo della radio non sia tale da interessarci”.