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Anni trenta: la radio a caccia di delinquenti

Pubblicato da  Arteventi news il  24 Luglio 2022Categorie Tags 

A Berlino, agli inizi degli anni ’30, si è tenuto un convegno con funzionari di polizia addetti alla radio. Parteciparono anche illustri criminologi non solo tedeschi. Veniva proposta l’istituzione di uno speciale codice radiofonico internazionale ad uso della polizia criminale e lo studio della possibilità di scambio, per mezzo della radio, di fotografie di persone ricercate o di impronte digitali. Ciò avrebbe permesso una rapida identificazione dei delinquenti internazionali. Berlino possedeva la stazione centrale per l’Europa delle trasmissioni radiofoniche della polizia internazionale fin dal 1929.

La stazioni di diverse nazioni già accentravano quotidianamente a Berlino le indicazioni d’ordine generale che potessero interessare le polizie straniere. Ad orari ben definiti la trasmittente centrale della città ritrasmetteva tali comunicazioni in diverse lingue, sotto forma di “messaggi radiofonici a tutti”. La città stava svolgendo attività di vero e proprio hub in materia di informazioni sui criminali.

Abbiamo motivo di pensare che l’invenzione di Guglielmo Marconi abbia dato un significativo contributo alla lotta contro la criminalità. Forse ancora oggi ci sono margini per affinare ulteriormente l’uso di strumenti che hanno come principio l’utilizzo di onde elettromagnetiche.

Umberto Alunni

Umberto Alunni con il Direttore Maurizio Gori alla Biblioteca San Giorgio