CURIIOSANDO SU MARCONI – UN PREDECESSORE: JAMES CLERK MAXWELL

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CURIOSANDO SU MARCONI – UN PREDECESSORE JAMES CLERK MAXWELL

Pubblicato da  Arteventi news il  18 Febbraio 2024

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Un altro grande predecessore di Guglielmo Marconi è stato James Clerk Maxwell.

Era nato nel 1831. La sua famiglia si trasferì a Glenlair, nella tenuta del padre nei pressi di Corsock, nella campagna scozzese. Fin da bambino James manifestava una grande curiosità per tutto ciò che aveva intorno.

Di questo, come del resto anche per Guglielmo Marconi, se ne rese conto sua madre che ebbe un ruolo fondamentale per la sua educazione, anche se morì prematuramente. James aveva solamente otto anni. Il padre assunse un insegnante privato che impartisse a James le prime lezioni. Successivamente decise di mandarlo all’Accademia di Edimburgo. Già da giovanissimo comprendeva la geometria . A 14 anni scrisse un interessante articolo sulle ellissi. La fede cattolica dei genitori lo influenzò non poco, anche nell’approccio all’attività scientifica. Si dichiarava un lettore del libro della natura.

Fu protagonista di molteplici studi ed esperimenti. Tuttavia, ai nostri fini, l’aspetto per il quale entra a pieno titolo nello status di “predecessore” di Guglielmo Marconi è il suo Trattato sull’elettricità e il magnetismo del 1873. Marconi sarebbe nato l’anno successivo. Gli aspetti elementari assunti da elettricità e magnetismo erano ben noti già da millenni e da oltre un secolo si conoscevano gli stretti legami esistenti tra di essi. Si aveva contezza che un filo percorso da corrente elettrica genera fenomeni magnetici e si spiegavano i fenomeni elettrici provocati da un magnete in movimento facendo ricorso alla nozione di campo(il campo elettrico indotto).

Ciò che non era ancora chiaro era l’effetto di un campo elettrico variabile nel tempo: generava a sua volta un campo magnetico? Maxwell ne era convinto e partendo da questa ipotesi elaborò una teoria per descrivere i fenomeni elettrici e magnetici come aspetti diversi di una stessa entità: il campo elettromagnetico.

La teoria di Maxwell si fonda su quattro equazioni che collegano le variazioni del campo magnetico con quelle del campo elettrico e viceversa grazie alla corrente di spostamento, una quantità che spiega come un campo elettrico variabile nel tempo riesce a generare un campo magnetico.  Senza entrare troppo nel dettaglio potremmo sostenere che, grazie alle intuizioni di Maxwell, Guglielmo Marconi poté contare su un approccio più confidenziale con le onde elettromagnetiche, straordinario veicolo attraverso il quale riuscirà a trasmettere informazioni da un punto all’altro attraverso l’atmosfera.

Umberto Alunni

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