CURIOSANDO SU MARCONI – MICHAEL FARADAY

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CURIOSANDO SU MARCONI – MICHAEL FARADAY

Pubblicato da  Umberto Alunni il  3 Marzo 2024

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Michael Faraday è stato un predecessore di tutto rispetto del nostro Guglielmo Marconi.

Se fosse vissuto al tempo dei premi Nobel ne avrebbe ricevuti parecchi e con indiscutibile merito.  Nasce a Newington, sobborgo a sud di Londra, nel 1791. I genitori erano di umili origini e seguaci di una setta protestante. Dopo un’istruzione di base piuttosto sommaria, nel 1804 Faraday trova impiego presso un venditore di giornali e libraio. La sua passione per la scienza nasce dalla lettura della voce Elettricità nell’Enciclopedia Britannica.

Nel 1813 è assistente del chimico Humphry Davy alla Royal institution e fino alla morte del maestro, avvenuta nel 1829, si dedica alla chimica. Durante questo periodo impara a compiere le analisi chimiche delle acque britanniche e aiuta Davy nella progettazione della lampada di sicurezza per i minatori. Nel 1823 inventa un metodo molto semplice per liquefare alcuni gas. Nel 1825 analizza il liquido che si raccoglie nei portalampade londinesi e scopre il ‘bicarburo di idrogeno’, poi denominato benzene.

Successivamente si dedica alla fisica, con particolare dedizione per i fenomeni elettrici. Nel 1831 inventa il trasformatore elettrico, scopre l’induzione elettromagnetica, inventa la dinamo e introduce il concetto di linee di forza.

Due anni dopo avvia lo studio dell’elettrolisi, ne determina le leggi e conia i termini ancora oggi usati che descrivono il fenomeno: anione, catione, ione, elettrodo, catodo, anodo. Qualche anno dopo approfondirà il fenomeno dell’induzione e di quanto ad essa collegato realizzando la nota “Gabbia di Faraday”.  È una vera e propria gabbia realizzata con rete metallica collegata a terra (o a un corpo a potenziale costante). Al suo interno eventuali cariche o corpi conduttori elettrizzati non risentono le azioni elettriche prodotte da altre cariche o conduttori esterni. La gabbia è usata quando occorre isolare l’ambiente in cui si sperimenta da campi elettrici esterni. L’azione di schermo è dovuta dal fatto che una distribuzione di cariche elettriche esterne a essa fa assumere alla superficie metallica, e alla regione di spazio racchiusa, un potenziale elettrico costante. In tal modo l’intensità del campo elettrico prodotto dalle cariche esterne risulta nulla nell’interno della gabbia. Nel 1858 si trasferisce in una casa a Hampton Court, regalatagli dalla regina Vittoria, in cui muore nove anni dopo.

Faraday è stato uomo di grande capacità comunicativa. Ha pubblicato varie opere, sia di contenuto scientifico sia di carattere divulgativo. Fra queste si ricorda la “Chemical history of a candle”. Non ha mai accettato onori e riconoscimenti. Si è espressamente rifiutato di studiare l’impiego dei gas tossici nella guerra di Crimea e non ha mai trascurato la diffusione della scienza, nella ferma convinzione che essa dovesse mettersi al servizio dell’umanità. “La cosa importante è sapere come prendere ogni cosa semplicemente“. È questa una delle frasi più famose di Michael Faraday, uno scienziato che della semplicità ha saputo ammirevolmente fare tesoro.

In onore di Faraday, l’unità di misura della capacità elettrica prende il nome di farad.

Umberto Alunni

Portrait of Michael Faraday (1791-1867) with his wife Sarah, photographed about 1855. Faraday is considered the greatest of all experimental physicists. In 1825 he discovered the compound called benzene but is better known for his studies on electrolysis and electro-magnetic phenomena. The latter formed the background for the unified electro-magnetic theory elaborated by the Scottish physicist James Maxwell. In 1832 Faraday formulated the Laws of Electrolysis which dictate the behaviour of a chemical solution in the presence of electric currents. He also devised the first electric motor and other electric apparatus such as transformers and dynamos.

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