CURIOSANDO SU MARCONI – UN PREDECESSORE ALESSANDRO VOLTA

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Pubblicato da  Arteventi news il  25 Febbraio 2024

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alessandro volta

Alessandro Volta nasce a Como il 18 febbraio 1745. E’ stato avviato allo studio della filosofia e retorica presso i gesuiti. A sedici anni entra nel Regio Seminario Benzi di Como e fa amicizia con il canonico e fisico Giulio Cesare Gattoni. Da questa amicizia Alessandro acquisisce la passione per le materie scientifiche con una doppia conseguenza: il rammarico dei genitori di non poterlo ricordare sacerdote ed il regalo all’umanità delle sue meravigliose invenzioni. Già al compimento del suo mezzo secolo ha già uno straordinario curriculum scientifico. Oltre ad aver scritto diverse memorie, che hanno letteralmente rivoluzionato le vigenti conoscenze sull’elettricità, si è reso artefice di importantissime scoperte ed invenzioni in argomento: l’elettroforo perpetuo ed il condensatore. Il primo è un generatore elettrostatico capace di accumulare una modesta quantità di carica elettrica in modo discontinuo. Il secondo accumula energia elettrica tenendo separate cariche elettrostatiche. Ma la sua storia scientifica non termina qui.

Con l’inizio del 1800 vede la luce un’invenzione su cui Volta stava lavorando da tempo: la pila. Può essere considerata l’antesignana della batteria elettrica, dispositivo in grado di generare una corrente elettrica continua. L’annuncio ufficiale dell’invenzione risale al 1801 alla Royal Society di Londra. Tra le numerose onorificenze ricevute, spicca quella di Cavaliere della Legion d’onore, nel 1805, conferitagli da Napoleone Bonaparte.

La pila è composta da dischi di zinco e rame, posizionati in modo alternato e separati da cartone imbevuto di salamoia. Tra i due conduttori metallici diversi posti a contatto si stabilisce una piccola differenza di potenziale. Questo fenomeno ha preso il nome di effetto Volta. La stessa unità di misura della differenza di potenziale si chiama Volt.

Alessandro è famoso anche per aver scoperto l’origine del gas metano, da lui battezzato “aria infiammabile nativa delle paludi”.

Tornando all’elettricità vale la pena ricordare che ha avuto differenti punti di vista rispetto ad un altro “grande” dell’epoca: Luigi Galvani. Nella Memoria seconda sull’elettricità animale contrasta la teoria del “fluido elettrico animale” di Galvani sostenendo che negli esperimenti sulla contrazione dei muscoli della rana “è la diversità dei metalli, che fa”, ossia che l’elettricità è originata nell’arco metallico con il quale il muscolo viene toccato e non nel muscolo stesso.

Alessandro Volta fu forse il primo filosofo naturale che può essere considerato uno scienziato nell’accezione moderna del termine. Con lui si inaugura la figura dello specialista che, non condizionato da pregiudizi, si dedica alla osservazione dei fenomeni naturali inquadrandoli dove una buona teoria esplicativa e una valida e inoppugnabile verifica sperimentale costituiscono i necessari atout.

Volta ha sempre mantenuto contatti con molti scienziati di tutta Europa. Con grande umiltà ed intelligenza ne ripete e migliora costantemente gli esperimenti, apportandovi contributi di grande originalità.

Insomma, un vero e proprio scienziato dall’esistenza “elettrizzante”, le cui ricerche hanno traghettato l’uomo verso la modernità.

Umberto Alunni

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