CURIOSANDO SU MARCONI – UN PREDECESSORE BENJAMIN FRANKLIN

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CURIOSANDO SU MARCONI – UN PREDECESSORE BENJAMIN FRANKLIN

Pubblicato da  Umberto Alunni il  10 Marzo 2024

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Proseguiamo la ricognizione di personaggi che, con le loro idee, invenzioni ed intuizioni, hanno lanciato importanti assists a Guglielmo Marconi per lo sviluppo della radio. E’ la volta di Benjamin Franklin, scienziato e politico statunitense. È nato a Boston nel 1706 e morto a Filadelfia nel 1790.

E’ stato un uomo eclettico con interessi in vari campi: giornalista, pubblicista, autore, attivista, scienziato, inventore e, non ultimo, politico. Fu uno dei Padri fondatori degli Stati Uniti.

Le sue origini erano umili: quindicesimo di diciassette figli venne inviato a studiare presso il clero locale finalizzando il tutto alla professione di pastore. Iniziò a lavorare per il padre a dieci anni e a dodici venne assunto da suo fratello James, tipografo, che gli insegnò l’arte della stampa.

Nel 1723 scappò di casa e si trasferì a Filadelfia. Dopo essersi riappacificato, l’anno successivo andò a Londra per perfezionare la conoscenza delle tecniche tipografiche. Nell’ottobre del 1726 rientrò a Filadelfia e aprì una nuova tipografia. Nel giro di pochi anni acquistò e rilanciò vari giornali impegnandosi in diverse attività per la diffusione dell’istruzione. Tra le altre partecipò alla costituzione della Società Filosofica Americana e fondò la prima biblioteca circolante.

Nel 1729, ormai giornalista ed editore affermato, comprò il giornale Pennsylvania Gazette, che divenne il quotidiano più venduto nelle tredici colonie.

Nel 1736, a trent’anni, creò la prima compagnia di pompieri volontari, la Union Fire Company.

Nel 1750 debuttò in politica come deputato dell’Assemblea della Pennsylvania.

Nel 1776 contribuì alla stesura della dichiarazione di indipendenza americana. L’anno successivo alcuni elementi del suo piano di unione delle colonie furono inseriti negli articoli della Confederazione, il primo documento governativo degli Stati Uniti d’America. Nel 1787 partecipò alle riunioni in cui venne stilata la Costituzione degli Stati Uniti d’America, che sostituì gli articoli della Confederazione.  Diede contributi importanti allo studio dell’elettricità legando per sempre il suo nome all’invenzione del parafulmine. La sua passione per la ricerca in generale e per l’elettricità in particolare, lo ha portato ad osservare un fenomeno che era sfuggito a tutti prima di lui. Un giorno, mentre faceva volare un aquilone, questo fu colpito da un fulmine e prese fuoco. Questo fenomeno lo ha stimolato a chiedersi se ci fosse un modo tecnico e sicuro per attirare i fulmini e annullarne la potenza distruttrice.

Legò una chiave di metallo ai suoi aquiloni e continuò a farli volare nel corso dei temporali, finché il 15 giugno 1752 ottenne ciò che cercava ovvero “catturare” il suo primo fulmine: l’elettricità era passata attraverso la corda dell’aquilone e aveva raggiunto la chiave. Aveva quindi provato scientificamente che era possibile attirare e convogliare l’energia elettrica dei  fulmini per mezzo di strutture metalliche, impedendogli così di colpire altri punti.

Per correttezza vale la pena ricordare che, per alcuni, l’esperimento descritto altro non sarebbe stato che il frutto di una fantasia, considerata la difficoltà tecnica di far volare un aquilone ad altezza tale da attrarre fulmini. Tuttavia, a prescindere da questo, l’intuizione era giusta.

Walter Isaacson ha definito Franklin, “il più dotato americano della sua era e colui che più influenzò il tipo di società che gli Stati Uniti sarebbero diventati.”

Umberto Alunni

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