LO ZEPPELIN E IL RADIOCRONISTA MUTO

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Lo Zeppelin e il radiocronista muto

Pubblicato da  Arteventi news il  7 Agosto 2022Categorie Tags 

Un radio reporter di Leningrado, nel 1931, ha dimostrato una presenza di spirito fuori del normale. Durante il passaggio dello “Zeppelin”, ed il suo atterraggio nell’aerodromo di Zeesen, era stato organizzato un radio – reportage monstre. Un po’ come le tante maratone televisive odierne, quando è opportuno documentare un evento di assoluta rilevanza. E di evento rilevante si trattava. A beneficio soprattutto dei più giovani lo Zeppelin era un tipo di dirigibile rigido, sviluppato in Germania  ai primi del Novecento. Prendeva il nome dal suo ideatore, il conte Ferdinand Von Zepellin e dalla ditta costruttrice fondata nel 1908 Luftschiffbau Zeppelin gmbh (Gesellschaft mit beschränkter Haftung, in sigla GmbH, “società a responsabilità limitata”). In trent’anni questa azienda  completò la costruzione di 119 dirigibili. Tornando al reportage, erano state fatte le cose veramente in grande.

Persino nelle officine dell’aerodromo gli altoparlanti funzionavano durante le ore di lavoro.  Improvvisamente, nel momento più patetico, l’avvicinamento del velivolo per il prossimo atterraggio, il reporter tacque e, per alcuni minuti, tutto piombò in un imbarazzante e penoso silenzio. Indubbiamente vedere da vicino un velivolo di 200 metri di lunghezza, e 30 metri di diametro, non era cosa di tutti i giorni. Quando gli altoparlanti ripresero la parola sembrava fosse passata un’eternità e, come se niente fosse, dalla voce del reporter si sentì: “questo è un momento storico, la meraviglia della tecnica moderna sta per atterrare e fa su tutti gli spettatori un’impressione formidabile. Io stesso, che vedo uno Zeppelin per la prima volta, sono restato senza parole”.

Valutazione del reporter? Sette e mezzo, dato dalla media di cinque in giornalismo e dieci in scaltrezza.

(Fonti Wikipedia)

Umberto Alunni

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