PILLOLE DI RADIO: ANTONIO MARCHI PADRINO DELLA RADIO

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Antonio Marchi “padrino” della radio

Pubblicato da  Arteventi news il  13 Giugno 2021Categorie Tags 

E’ proprio vero che le onde radio fanno male? Non avrebbe dovuto pensarla così Antonio Marchi, vero e proprio padrino della radio, morto a 106 anni. Il nome potrebbe non dire niente alle orecchie dei più, ma se ricordiamo a cosa ha assistito le cose cambiano.

E’ arci noto l’episodio in cui Guglielmo Marconi, per provare il funzionamento della radio, pose il ricevitore al di là della collina dei Celestini, proprio davanti alla sua abitazione. Al ricevimento del segnale, si spararono due colpi di fucile dando avvio all’epopea radiofonica.

Antonio è stato il testimone di quei due spari e, a tutti gli effetti, diventò il padrino della radio. A Pontecchio

si faceva un gran dire di Marconi e dei suoi esperimenti.

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Quando conoscenti e amici chiedevano ad Antonio cosa facesse “cal mat ed Marconí”, “quel matto di Marconi”, scuoteva la testa e non rispondeva. Voleva troppo bene a Guglielmo, “al sgnurin” come ha continuato a chiamarlo affettuosamente fino al suo ultimo istante di lucidità. Tutta la sua vita restò illuminata da quell’istante magico in cui le sue orecchie percepirono il primo segnale radio e due spari che segnarono il passaggio verso l’era moderna.

Antonio, nei suoi ultimi anni di vita viveva a Santa Maria Calderara di Reno, con il figlio campanaro e i nipoti all’ombra del campanile, smangiucchiato dai bombardamenti di guerra. Per il suo 105mo compleanno fu omaggiato anche da Maria Cristina Bezzi Scali, seconda moglie del suo compianto “al sgnurin”. Le sue tristi condizioni economiche non gli consentirono di acquistare un apparecchio radio, che pure tanto desiderava. L’ironia della sorte, purtroppo, non si pone mai limiti. Glielo donarono il Presidente ed il Vice direttore della RAI. Quando ne ebbe certezza Antonio fu pervaso da un fremito di gioia.

Umberto Alunni

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