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Pasqua e radio
Pubblicato da Arteventi news il 17 Aprile 2022Categorie Tags
Pasqua e radio
Le festività pasquali hanno trovato un interessante spazio in radio, fin dai primi anni della pubblica emittenza. Nel 1925 la domenica pasquale è stata impreziosita da musica sacra la sera del sabato santo e la mattina di domenica. Nel 1930 la programmazione si evolveva e la rivista di EIAR dedicava vari articoli alla ricorrenza. Nel 1935 il palinsesto prevedeva vari concerti di musica sacra ma anche altri programmi di intrattenimento come la radioscena “La Pasqua di Rosanna”, in onda il venerdì santo alle 16,40. Sempre lo stesso giorno si poteva ascoltare “La passione secondo S. Matteo”, dalla chiesa di San Tommaso di Lipsia. Come noto la festività pasquale vanta in Italia numerose tradizioni tra le quali è famosa quella fiorentina dello scoppio del carro, denominato Brindellone, acceso dalla colombina che, nel pomeriggio del sabato santo, “proviene dell’altar maggiore come una luminosa annunciatrice di esultanza”, come si leggeva nel Radiocorriere numero 17 del 1935. Il commovente rito trovava proprio nella radio il mezzo efficace per diffondersi e per propagarsi in tutta la Penisola. Nel 1940 il numero 13 del Radiocorriere, in occasione della Pasqua, promuoveva una delle più interessanti e diffuse radio che la famosa fabbrica Magnadyne avesse mai prodotto: la SV 46. Lo slogan era: allietate la festa con un SV46, un apparecchio perfetto. La domenica, alle 10.30, era trasmessa la Messa pontificale celebrata dal Santo Padre con benedizione “Urbi et Orbi”. Nel 1945 la Pasqua è stata contaminata dalle vicende belliche. Nel palinsesto spiccava la celebrazione della Messa cantata alle ore 11.00 dal Duomo di Torino. Nel 1950, anche con la complicità di una maggiore serenità sociale, il palinsesto pasquale si estendeva dando maggior spazio all’intrattenimento, specie verso il target adolescente. Si rammenta la radioscena “Visita di Pasqua” di Giuseppe Fanciulli del giovedì alle 17 sulla rete Azzurra e la “Pasqua di Topolino”, radiofantasia di Nizza e Morbelli con commenti musicali di Egidio Storaci, trasmessa il sabato alle 16,30 sulla Rete Rossa.
La radio faceva la sua parte con l’ingerenza che regimi vigenti e costumi potevano consentire.
Umberto Alunni
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