CURIOSANDO SU MARCONI – LE FREQUENTAZIONI SCOLASTICHE

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CURIOSANDO SU MARCONI – LE FREQUENTAZIONI SCOLASTICHE

Pubblicato da  Arteventi news il  9 Luglio 2023

Nel calcolare le lauree honoris causa, le ricompense scientifiche, le onorificenze e cittadinanze onorarie di Guglielmo Marconi si rischia sempre di errare per difetto. Si fa meno fatica nell’enunciare le frequentazioni scolastiche che, udite udite, non lo porteranno neanche ad acquisire un diploma. In tutto questo ha giocato un ruolo importantissimo la madre, Annie Jameson, che svilupperà un indissolubile legame con il figlio. Il ragazzino frequentò le elementari a Casalecchio, luogo dove la famiglia aveva una discreta proprietà. La mamma, protestante e irlandese, nel frattempo gli assicurava una formazione casalinga che, in qualche modo, leniva la mancanza di regolari frequentazioni dovuta anche ai frequenti spostamenti tra Livorno, Firenze e lo stesso Regno Unito. I libri a Villa Griffone non mancavano. Ciò che mancava, forse, era la possibilità di poter socializzare con i propri pari. Alfonso, suo fratello, era di nove anni più grande e a fatica poteva sopperire alle necessità di Guglielmo.  

La licenza elementare venne presa sul tardi e a dodici anni fu iscritto all’Istituto Cavallero, in via delle Terme a Firenze. In questo ambiente conobbe una Figura che si rivelerà importantissima nei prossimi anni: Luigi Solari. Diventerà il suo uomo di fiducia e segretario particolare.

La convivenza scolastica non dovette essere facile per il giovane. Oggi lo definiremmo “bullizzato” e, magari, anche un po’ sfigato. In realtà era solo timido e l’espressione del suo viso, che i compagni interpretavano come evocativa di un senso di superiorità, altro non voleva che nascondere una profonda timidezza.

L’istruzione proseguì a Livorno dove il ragazzo era solito spostarsi anche per ragioni di salute. Considerando la sua emergente vocazione per la fisica la madre integrò le lezioni del prof Giotto Bizzarrini con quelle del prof. Vincenzo Rosa. Il mentore avrà un ruolo fondamentale nel pensiero di Guglielmo e quest’ultimo glielo riconoscerà pubblicamente.

Questa sequenza di accadimenti portò ad una profonda maturazione di Guglielmo ma, nella pratica, a non aver acquisito alcun titolo. Questo faceva irretire il padre che rimproverava alla madre di assecondare eccessivamente il figlio. Per questi motivi non si poté iscrivere all’Accademia Navale e neanche all’Università di Bologna. Si dovette limitare a seguire i corsi del prof Righi, ma solo come uditore. Insomma un percorso scolastico con molti slaloms e pochi successi formali.

Ma, forse, per Guglielmo non può vale il famoso proverbio: chi ben incomincia è a metà dell’opera.

Umberto Alunni

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