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La radio culla

Pubblicato da  Arteventi news il  3 Dicembre 2023

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Nel 1936, sul Radiocorriere, è apparso un interessante articolo. Parlava di un’applicazione americana della radio alle culle per neonati. Nella città di New York era di gran moda un tipo speciale di culla a dondolio automatico prodotto da un motorino elettrico. La giovane mamma non aveva che da mettere in funzione il motorino per azionare il movimento della culla e, di conseguenza, addormentare il bambino. Nel frattempo avrebbe potuto dedicarsi ad altre occupazioni o al meritato riposo avendo lasciato il piccolo nelle sapienti mani della balia tecnologica. Ma l’innovazione non si fermava al mero dondolio riservando ben altro: il piccolo era in grado di far dondolare da sé la propria culla. Questa era provvista di un microfono collegato al motorino elettrico.

Non appena il pupo, stanco della posizione assunta, cominciava a strillare o a piangere, il microfono registrava le vibrazioni prodotte dalla sua voce e, contestualmente, metteva in azione il motore generando il movimento della culla. Di norma il piccolo si addormentava. Cessando le sue grida il motorino si disinnestava e prontamente la culla riacquisiva la sua posizione immobile.

Insomma un vero e proprio loop virtuoso durante il quale il pianto alimentava il movimento della culla e il silenzio lo annullava. Stando dalla parte del neonato verrebbe da dire che il pianto non dava soddisfazione ma solo una piccola shakerata. Tempi duri per i bambini degli anni trenta!

Umberto Alunni

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