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La radio non danneggia i concerti
Pubblicato da Arteventi news il 22 Novembre 2021Categorie Tags
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In un articolo su una rivista di settore del 1926 si poneva una questione di ampio interesse: in Norvegia gli organizzatori di concerti ed i direttori dei teatri erano dell’opinione che la radiofonia potesse danneggiare la loro attività. La questione non era nuova e da più parti si paventava il rischio di cannibalizzazione delle rappresentazioni teatrali. Per sdrammatizzare detta preoccupazione la Società di radiofonia norvegese ha proposto alla società Pilarmonisk Selskap di fare un’esperienza. La grande orchestra della società Filarmonica dava regolarmente dei concerti nello studio della Società radiofonica. Una sera, al termine di un concerto, venne dato il seguente comunicato per radio: “Ciò che avete ascoltato si ridarà come pubblico concerto domenica prossima nella sala dei concerti dell’Università, sotto la direzione della società filarmonica. Ciascun ascoltatore della radio potrà ottenere per questo spettacolo fino a tre biglietti a prezzo ridotto (riduzione: una corona a bigliettyo) mostrando la sua licenza d’ascoltatore.”
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L’esperimento andò a buon fine superando anche le aspettative. La sala era piena. Oltre mille persone erano al concerto ed oltre la metà di essi erano radioascoltatori. Un simile risultato ha avuto una significativa risonanza al punto da stimolare altri operatori a ripetere l’esperienza, tra tutti il direttore del Teatro Nazionale, Bjorn Bjornson, figlio del celebre attore norvegese Bjornstierne Bjornson. Una domenica pomeriggio si è eseguita un’opera che non attirava più il pubblico essendo rappresentata già troppe volte. Dopo averne diffuso il primo atto, la sera stessa i radioascoltatori potevano assistere alla replica a prezzo ridotto presentando le loro licenze. Delle 1.200 persone del pubblico, quasi 1.000 erano ascoltatori della radio. What else?
Umberto Alunni
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