NANO BAGONCHI E IL “CANTUCCIO DEI BAMBINI” A RADIO FIRENZE NEGLI ANNI TRENTA

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Nano Bagonghi e “il cantuccio dei bambini” a Radio Firenze negli anni trenta

Pubblicato da  Arteventi news il  27 Settembre 2020Categorie Tags 

Già agli inizi degli anni ’30 Radio Firenze aveva nel suo palinsesto una trasmissione dedicata interamente ai più giovani: “Il cantuccio dei bambini”. Si stava accordando a questo target una particolare attenzione proprio perché, come si recita in un articolo del RADIOCORRIERE numero 28 del 1933, “…. crediamo battano in fedeltà provata il più accanito radioamatore”. Per radioamatore voleva intendersi il radioascoltatore. La trasmissione divenne ben presto uno dei più importanti e seguiti programmi, ben più ascoltata di qualsiasi altro spettacolo o conferenza. Ci si stava rendendo conto che quella particolare schiera di affezionati poteva intessere rapporti specialissimi con la radio. La trasmissione pomeridiana era popolata da tantissimi personaggi, quasi come nel bel mezzo di un bosco incantato. Ricordiamo la fata Dianora, che scendeva dalla sua nuvoletta verde sulla quale normalmente viaggiava, seguita da una schiera di fatine, con il suo “Spiritello”, piccolo demonietto, e la “Formichetta”, tanto attesa dai bimbi buoni. Ma forse il più apprezzato era il “Nano Bagonghi”. Arrivava con Cirillino, il suo cavalluccio, meglio dire ciuchino. Aveva una barba candida e fluente e proveniva dal paese di Bagonghia. Il suo destriero correva a tre chilometri all’ora. Il nano stimolava la fantasia dei bambini che si sbizzarrivano nel disegnarlo.

I vari personaggi catturavano l’attenzione e, volta per volta, raccontavano storie tracciando la strada della “radio di servizio”, che educava nel divertimento. Non erano infrequenti le uscite dei personaggi che in determinati luoghi organizzavano spettacoli, spesso anche per beneficenza. In queste occasioni i bambini avevano possibilità di incontrare i loro beniamini. Nei giorni successivi, quando li avrebbero ascoltati alla radio, la loro voce si sarebbe affiancata alla immagine alimentando ulteriormente la suggestione. La Radio, Radio Firenze nella fattispecie, aveva compiuto un altro miracolo.

Umberto Alunni