UN NUOVO TIPO DI DISCO

https://arteventinews.it/2023/10/22/un-nuovo-tipo-di-disco/

L’arte di “imprigionare” la voce in un supporto fisico, per poi riprodurla a piacimento, è iniziata con Edison ed il suo fonografo ben due secoli fa. Da quel momento ci si è prodigati per migliorare la qualità della riproduzione, renderla più agevole e, al tempo stesso, immagazzinare quante più informazioni possibili nello stesso contenitore.

Uno step da ricordare è la nascita del disco a 45 giri, agli inizi del 1949. I discofili potevano già scegliere fra due tipi di dischi assai differenti: quelli fino ad allora più comuni da 76 o 78 giri al minuto ed i più recenti da 33 e 1/3 giri al minuto. Questi ultimi duravano oltre mezz’ora. Il colosso RCA Victor (quella del cane Nipper, già raccontata con articolo:  https://arteventinews.it/2018/11/02/storia-di-nipper-il-cagnolino-della-voce-del-padrone/ ) proponeva una terza soluzione: i dischi da 17 cm a solco ridotto che, con 45 giri al minuto, richiedevano l’uso di un modello speciale di “fonografo” a zaffiro. Sono di vinilite, infrangibili, della durata di 5 minuti e 20 secondi, di colore diverso a seconda del tipo di musica, con uno spessore sottilissimo ed un costo sensibilmente inferiore ai precedenti tra il 25% e il 33%. Sebbene avessero il perno di diametro molto maggiore dei precedenti risultavano meno ingombranti. La tecnica di generazione prevedeva l’incisione della sola zona di “qualità”, tralasciando l’uso di quella parte che dava luogo, talvolta, a distorsioni sgradevoli.

Il fonografo individuato per la sua riproduzione aveva la possibilità di accogliere un caricatore automatico che agiva per una durata sufficiente a servire 10 dischi, con un ascolto continuo per quasi un’ora.

Insomma, una vera e propria rivoluzione che, in quella fase stava rischiando di mettere al bando quanto già disponibile. Di fatto così non è stato e, fino ad oggi, continua la convivenza tra i 45 ed i 33 giri. Ed i 78 giri? Ai box, ma sempre ben conservati, tirati fuori ed ascoltati nei grammofoni  per il piacere degli amatori e dei collezionisti.

Umberto Alunni

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