CURIOSANDO SU MARCONI – UN PREDECESSORE TEMISTOCLE CALZECCHI ONESTI

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CURIOSANDO SU MARCONI – UN PREDECESSORE TEMISTOCLE CALZECCHI ONESTI

Pubblicato da  Arteventi news il  21 Gennaio 2024

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Guglielmo Marconi deve molto al contributo di Temistocle Calzecchi Onesti ed al suo coherer, o coesore.

Era un fisico sperimentale, nato nel 1853 in provincia di Ascoli Piceno e morto nel 1922.

Dopo essersi laureato a Pisa in scienze fisiche e matematiche, si è dedicato  all’insegnamento nelle scuole superiori. In particolare presso i licei dell’Aquila, Fermo, Milano e Roma.

Privilegiava la pratica di laboratorio nel quale utilizzava gli strumenti didattici anche per compiere ricerche originali. In particolare, tra il 1884 e il 1886, studiò il comportamento delle polveri conduttrici (le limature di metallo).

In genere le limature di ferro o di altri metalli oppongono una notevole resistenza al passaggio della corrente elettrica. Ma Calzecchi Onesti aveva verificato che, se debitamente “eccitate” (con scariche elettriche, induzione elettrostatica, chiusura e apertura di circuiti con extracorrenti), le polveri possono offrire meno resistenza e acquisire alta conducibilità.

Il pallino di Calzecchi Onesti era l’utilizzo di un “tubetto a limatura” di polvere di nichel e di argento con tracce di mercurio ad alta conducibilità come avvisatore microsismico. Il tubetto, che Calzecchi Onesti chiama coesore, perde conducibilità con un forte colpo. L’idea viene ripresa più tardi, sei anni dopo, e forse indipendentemente da lui, da altri due grandi sperimentatori: Branly e Lodge. Quest’ultimo battezzò “coherer” lo strumento, nome con cui è tutt’ora noto.
Ci fu anche una questione legata alla paternità dell’invenzione. Partendo da questo importante risultato Guglielmo Marconi ha poi perfezionato il dispositivo, realizzando un rivelatore di onde elettromagnetiche particolarmente sensibile e  decisivo per la prima sperimentazione del telegrafo senza fili.

Molto più sinteticamente il coherer, ideato da T. Calzecchi-Onesti nel 1884, altro non è che un tubetto di vetro all’interno del quale è stata inserita della limatura metallica estremamente fine, solitamente formata da nichelio e ferro interposta fra due elettrodi (“tappi metallici” che chiudono anche il tubetto di vetro). La resistenza di questa limatura fra gli elettrodi, in condizioni normali è molto elevata, quindi la conducibilità elettrica risulta praticamente nulla; questa resistenza si abbassa bruscamente quando il coherer è investito da un’onda elettromagnetica, quindi nel circuito si ha un notevole aumento o una completa conducibilità della corrente che rivela il segnale, e che Marconi utilizzò per fare suonare il campanello del suo primo radio ricevitore nel 1894 all’interno della stanza dei bachi, il suo laboratorio al secondo piano di Villa Griffone.

Anche il Calzecchi Onesti ha fortemente contribuito all’opera del nostro grande inventore.

Umberto Alunni

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